Tariffa: novità in vista
Attese entro giugno 2018 le linee guida di Atersir per l’applicazione delle nuove norme.
Con la delibera 665 del 2017 (o “Testo Integrato dei Corrispettivi Idrici”) l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha stabilito nuove regole sull’articolazione della tariffa del Servizio Idrico Integrato. Due gli obiettivi: il primo è uniformare a livello nazionale la classificazione delle diverse categorie di utenze, e di conseguenza razionalizzare il calcolo del corrispettivo che ognuna di queste deve pagare al gestore per ottenere il servizio; il secondo è disincentivare gli sprechi, secondo il principio del “chi inquina (o chi spreca) paga”.
COSA CAMBIA: LA NUOVA CLASSIFICAZIONE
Prima novità: le utenze saranno divise in “domestiche” e “non domestiche”: ognuna di queste tipologie sarà a sua volta distinta nella categorie illustrate nella tabella qui sotto:
TARIFFA PRO CAPITE PER LE UTENZE DOMESTICHE
Seconda, importantissima novità: alle utenze domestiche, per i servizi di acqua, fognatura e depurazione verrà applicata una tariffa pro capite, cioè sulla base del numero di componenti del nucleo famigliare. L’introduzione di questo criterio garantisce la possibilità di premiare comportamenti virtuosi e, al contrario, disincentivare gli sprechi, secondo il meccanismo riassunto nello schema di seguito.
Inoltre, nel tenere conto della composizione del nucleo familiare (e non solo del totale dei consumi) garantisce a tutti un’equa dotazione pro capite giornaliera. La tariffa sarà composta da una quota fissa, che riflette “gli oneri inerenti la sicurezza degli approvvigionamenti” (in altre parole: la gestione delle infrastrutture e l’insieme delle attività necessarie per garantire il servizio) e una quota variabile proporzionale al consumo; questa parte come già accade oggi, per il servizio di acquedotto sarà articolata in diverse classi di consumo. La quota variabile del servizio di fognatura e depurazione – non articolata in scaglioni – verrà invece calcolata in base ai valori che ha assunto negli anni precedenti, aggiornati sulla base della tariffa dell’anno in corso.
LE UTENZE NON DOMESTICHE
Le utenze non domestiche avranno invece una tariffa differente a seconda del fatto che conferiscano nella fognatura pubblica solo reflui assimilabili agli usi domestici (es: reflui degli uffici) oppure anche reflui industriali autorizzati. Nel primo caso la tariffa sarà articolata come per i consumi domestici; nel secondo caso l’articolazione sarà più complessa, perché prevede una parte di costi legati al corretto smaltimento degli inquinanti contenuti in un determinato tipo di refluo. L’introduzione del nuovo sistema sarà graduale: EmiliAmbiente non potrà aumentare la spesa di ciascun utente industriale più del 10% annuo rispetto a quanto speso con il vecchio metodo (ovviamente a parità di quantità e qualità del refluo). Sono previste penalizzazioni nel caso le concentrazioni degli inquinanti rilevate siano maggiori dei valori autorizzati dalla legge.
QUANDO: IN BOLLETTA ENTRO IL 2018
Il nuovo sistema andrà in vigore con gradualità, anche per consentire a tutti i gestori, tra cui EmiliAmbiente – in collaborazione con i Comuni di residenza – di raccogliere i dati anagrafici delle utenze: un’operazione molto complessa, le cui modalità di attuazione sono ancora in fase di indagine. Ecco i prossimi step: entro il 30 giugno Atersir (l’Agenzia Regionale dell’Emilia Romagna per il Servizio Idrico e i Rifiuti) dovrà stabilire, con una propria delibera, le tariffe applicabili dai diversi gestori secondo il nuovo sistema. Dal 1° gennaio 2018 alla data di emanazione della delibera di Atersir i gestori continueranno ad applicare le tariffe vigenti nel 2017; dopo questo termine potranno iniziare a emettere fattura secondo il nuovo sistema, e in ogni caso dovranno farlo almeno nell’ultimo ciclo di fatturazione 2018. Con la prima fattura emessa col nuovo sistema si procederà a scalare dalla bolletta eventuali somme eccedenti per la prima parte dell’anno o, al contrario, si andrà a conguaglio, con possibilità di rateizzarlo.