Sostenibilità ed efficientamento della rete: accordo quadro fra Università di Parma ed EmiliAmbiente
Tutela della risorsa idrica, transizione energetica, efficientamento energetico e tecnologico e molto altro, nel segno della sostenibilità e dell’attenzione all’ambiente. Sono alcuni dei temi al centro dell’accordo quadro fra Università di Parma ed EmiliAmbiente presentato nella mattinata di venerdì 2 agosto in conferenza stampa al ParmaUniverCity Info Point dal Rettore Paolo Martelli e dal Direttore Generale di EmiliAmbiente Marco Giorgi: un’intesa quadriennale che sarà poi dettagliata da specifici accordi sui singoli progetti, e che costituisce la cornice di riferimento per le attività che saranno sviluppate congiuntamente. La sinergia potrà declinarsi in ambito scientifico, nella ricerca e nella formazione. Presente alla conferenza stampa anche il Prorettore Pier Luigi Marchini, referente dell’accordo per l’Ateneo.
Da sinistra: il Direttore Generale di EmiliAmbiente, Marco Giorgi, e il Magnifico Rettore Paolo Martelli
EmiliAmbiente è una società per azioni a totale capitale pubblico affidataria in house della gestione del servizio idrico integrato in diversi comuni del Parmense; ad oggi gestisce quasi 1700 km di rete acquedottistica e fognaria, 3 centrali idropotabili e 32 impianti di depurazione, fornendo un servizio pubblico essenziale a oltre 100mila persone. L’Ateneo allarga così le proprie partnership territoriali con un soggetto con cui potrà avviare importanti attività congiunte in un ambito (quello dell’energia e delle risorse ambientali) nel quale è fortemente impegnato, mettendo al contempo a disposizione di EmiliAmbiente il proprio know how e le proprie competenze scientifiche e di ricerca.
L’idea di fondo è proprio quella di una ottimale interazione sul piano della cultura tecnico-scientifica, delle competenze, delle risorse umane e materiali per favorire al meglio la reciproca contaminazione culturale e la condivisione di obiettivi.
La collaborazione potrà riguardare:
a) lo svolgimento di studi e ricerche congiunte su progetti specifici;
b) la partecipazione congiunta a programmi di ricerca nazionali e/o internazionali;
c) lo svolgimento di attività di ricerca, indagini ed approfondimenti tecnicoscientifici e formazione;
d) lo svolgimento di attività di formazione mediante tirocini per studenti di laurea e laurea magistrale e la compartecipazione alla supervisione di tesi di dottorato di ricerca.
“Questo nuovo accordo – spiega il Rettore Paolo Martelli – si inserisce nel quadro del costante impegno di apertura verso l’esterno dell’Università di Parma, in un’interazione che vuole essere il più possibile virtuosa e fruttuosa. In questa rete di relazioni una realtà come EmiliAmbiente è un partner prezioso, anche proprio per lo scambio di saperi, competenze e buone pratiche, in un ambito sul quale come Ateneo stiamo lavorando moltissimo: basti pensare, nel più ampio contesto della sostenibilità, a tutto quello che stiamo facendo per l’efficientamento energetico, e nello specifico per la gestione e lo stesso impiego della risorsa acqua. Siamo sicuri che da questa intesa scaturiranno esiti e opportunità molto significativi, per l’Ateneo e anche per le nostre studentesse e i nostri studenti”.
“La collaborazione con Università di Parma, una delle più importanti Istituzioni del territorio – afferma Marco Giorgi, Direttore Generale di EmiliAmbiente – rappresenta un prezioso strumento di supporto al percorso di crescita che questa società ha avviato con il Piano Industriale 2024-2029, e che si articola su diverse direttrici strategiche: rigenerazione della rete, transizione digitale ed energetica, sostenibilità. Più in particolare, tra i temi su cui sicuramente l’Ateneo ci potrà affiancare ci sono l’applicazione dell’intelligenza artificiale alla gestione degli impianti – finalizzata alla loro manutenzione predittiva – nonché lo studio e l’approfondimento sul ruolo che EmiliAmbiente potrà svolgere nello scenario della scadenza dei contratti di servizio, nel 2027. Non in ultimo, attraverso questo accordo vorremmo porci come elemento connettore tra i mondi della scuola, della formazione universitaria e del lavoro, creando una “Cultura dell’Acqua” condivisa dalle nuove generazioni e dalla comunità in cui siamo radicati”.