Qualità a 360°: la lente di ARERA sulle prestazioni tecniche
Riflettori sempre accesi sulla qualità del Servizio. Dopo la delibera 655/2015, con cui l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha inteso creare un sistema omogeneo per il controllo delle prestazioni dei gestori nel lato front office, diviene operativa anche la delibera 917/2017. Con questo provvedimento, entrato in vigore il 1° gennaio 2018, ARERA rivolge la propria attenzione alle prestazioni tecniche delle aziende di gestione: lo scopo è anche in questo caso giungere a un livello di qualità del servizio uniforme in tutta la Penisola, riducendo i forti divari esistenti e incentivando il presidio costante sulle infrastrutture.
La misura, inoltre, va letta come parte di un progetto più complessivo di ARERA – la cui visione d’insieme è ben sintetizzata nello schema pubblicato qui sotto – che comprende diversi altri provvedimenti e ha come “cuore” l’aggiornamento del Metodo Tariffario: come a dire, semplificando, che la tariffa del Servizio sarà sempre più connessa alla sua qualità, cioè alla capacità del gestore di “lavorare bene” secondo criteri chiaramente quantificabili.
Vediamo quindi di seguito, molto sinteticamente, come funziona il nuovo sistema relativo alla Qualità Tecnica.
I MACROINDICATORI E GLI STANDARD – Tutto parte dalla definizione di sei macroindicatori, ognuno dei quali identificato dalla sigla M seguita da una numerazione progressiva: perdite idriche (M1), interruzioni del servizio (M2), qualità dell’acqua erogata (M3), adeguatezza del sistema fognario (M4), smaltimento fanghi in discarica (M5) e qualità dell’acqua depurata (M6).
LE CLASSI DI PARTENZA E GLI OBIETTIVI – Nei mesi scorsi EmiliAmbiente ha raccolto e trasmesso all’Autorità i dati relativi alle prestazioni di qualità tecnica nel 2016 e 2017. Sulla base dei dati raccolti ARERA individuerà per ogni gestore una classe di partenza: dalla classe A, che rappresenta quella di eccellenza, a quelle B, C, D e successive. Ad ognuna di queste classi corrisponderanno determinati obiettivi, che potranno essere di mantenimento (nel caso di gestori in classe A) o di miglioramento (nel caso di gestori con classe di partenza inferiore alla A).Ogni macroindicatore si articola poi in una serie di indicatori più specifici, per ognuno dei quali è stato quindi definito uno standard, cioè un livello minimo di qualità richiesto.
PENALITÀ E INCENTIVI – Il nuovo sistema prevede infine l’applicazione di penalità nel caso di mancato raggiungimento degli obiettivi o, al contrario, di incentivi per le aziende che dimostrano di aver lavorato bene; questi verranno tratti da un fondo di perequazione creato riunendo in seno alla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali una piccola quota della tariffa di ogni utente (riscontrabile in bolletta: si tratta della componente UI2, pari a 0,9 cent€ /mc).
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