Via all’installazione degli inverter nelle centrali
Nell’agosto del 2016 EmiliAmbiente SpA, gestore del Servizio Idrico Integrato di 11 Comuni nella Provincia di Parma, dotava le pompe di rilancio della propria centrale di Parola – nel Comune di Fidenza – di nuovi inverter, in sostituzione dei sistemi soft-starter precedentemente utilizzati; un anno dopo, a luglio 2017, la stessa operazione veniva conclusa anche nella centrale di Lodesana, nel Comune di Salsomaggiore. Risparmio energetico, maggiore silenziosità, compattezza e semplicità di installazione, nonché la possibilità di eliminare i dispositivi idraulici per la regolazione della portata, sono alcuni dei vantaggi registrati ad un anno di attività dei nuovi apparati, la cui applicazione verrà perciò estesa nel corso del 2018 anche alle rimanenti centrali di Priorato (Comune di Fontanellato) e San Donato (Comune di Parma).
CENTRALE DI PAROLA – La centrale di Parola è costituita da due pompaggi/rilanci, uno verso la centrale di Lodesana ed uno verso la vasca Verdi di Tabiano. Il rilancio verso Lodesana è costituito da tre pompe: una pompa verticale denominata “PC” da 200Kw (portata 185 l/s circa) e due sommerse “PA” e “PB” da 190KW con portate di circa 150 l/s singolarmente. Per quanto riguarda il rilancio verso la vasca Verdi di Tabiano, vi sono 3 sommerse da 62 KW aventi ciascuna portata di circa 27 l/s. Gli avviamenti dei rilanci indicati precedentemente avvenivano attraverso l’ausilio di soft-starter su ciascuna pompa; ad agosto 2016 sono stati terminati i lavori di sostituzione dei soft-starter con gli avviamenti ad inverter.
Il rilancio verso la centrale di Lodesana è ovviamente quello più impegnativo dal punto di vista energetico; inoltre per evitare l’aumento delle perdite di carico è necessario limitare al massimo il funzionamento in parallelo di due pompe, potenziando al massimo il funzionamento di un solo impianto.
Inoltre, monitorando gli andamenti di portate/livelli e m3/d richiesti da Salsomaggiore e Fidenza attraverso l’ausilio del telecontrollo, si è cercato di settare i livelli degli avviamenti in maniera ottimale da riscontrare i minori costi energetici: risultati più evidenti in questo senso saranno analizzabili nel corso del 2018, poiché i livelli ottimali di avviamenti dei rilanci sono stati completati a metà del 2017.
CENTRALE DI LODESANA – Presso la centrale di Lodesana, le pompe di rilancio verso Guantara (Salsomaggiore) sono tre, e possiedono tutte potenza 90 KW con portate attorno a 88 l/s singolarmente e 160 l/s con due pompe in marcia. Anche qui fino a giugno dello scorso anno gli avviamenti venivano gestiti attraverso soft-starter, mentre da luglio 2017 ogni singola pompa possiede il proprio inverter dedicato.
Questa centrale, attraverso l’ausilio di due RTU di controllo (CPU1 e CPU2), ha la possibilità – oltre che di comunicare con Guantara con tre diverse tipologie di trasmissione: GSM, Radio e Ethernet – di sollevare l’acqua verso Guantara mantenendo costante il livello della vasca di ricezione (set a 3,95 mt) oppure di funzionare con la logica degli avviamenti a livello. Di default la logica funzionante è quella a mantenimento costante di Guantara con 3,95 mt di livello, gestito dalla RTU1 (soprattutto perché la vasca di Guantara attualmente è sezionata in due e funziona a metà): questo risultato è facilmente raggiungibile proprio grazie agli inverter, che regolano la loro frequenza sulla base del set-point di livello di Guantara.
NEL 2018 ANCHE A PRIORATO E SAN DONATO – I vantaggi che principalmente si sono riscontrati nel primo anno dall’installazione degli inverter sono presto sintetizzabili: maggiore silenziosità; risparmio energetico sulle correnti di spunto; compattezza e semplicità di installazione; possibilità di avere un gruppo elettrogeno inferiore grazie a correnti di spunto quasi nulle; maggiore flessibilità per la regolazione della portata; presenza delle protezioni integrate all’interno dell’elettronica dell’inverter (blocco pompa in caso di saracinesca chiusa, tensioni anomale, sovratemperature o gelo). Questi risultati – impensabili con avviamenti di tipo tradizionali – rendono gli inverter indispensabili in termini di risparmio energetico e tutela della funzionalità dei sistemi di pompaggio sul lungo periodo.Nel 2018 EmiliAmbiente ha quindi in programma la loro applicazione anche presso le centrali di Priorato (Fontanellato) e San Donato (Parma): in entrambi i casi la nuova soluzione avrà il vantaggio ulteriore di rendere possibile il bypass dei serbatoi esistenti e il collegamento alla rete con un set-point di pressione costante.