Busseto, acqua ferrosa dal rubinetto
Busseto, acqua ferrosa dal rubinetto: risolto il problema della zona di Beato Orlando.
La causa dell’anomalia – conclusasi dopo le indagini e gli interventi di EmiliAmbiente SpA – era il collegamento di un pozzo privato all’acquedotto pubblico, prassi vietata dalle norme di settore
Busseto, acqua ferrosa dal rubinetto: risolto il problema che ha riguardato, negli ultimi mesi, diverse utenze dell’acquedotto pubblico nella zona di Beato Orlando.
Le prime segnalazioni di anomalie nella qualità dell’acqua erogata, giunte al gestore del Servizio Idrico Integrato a fine gennaio 2016, riguardavano in particolare via Beato Orlando de’ Medici, largo Nino Rota e via Renzo Martini: EmiliAmbiente SpA ha subito avviato un’indagine per individuare la causa del problema e intervenire di conseguenza. Dopo una prima serie di operazioni di spurgo sulle condotte nei pressi di via Ciaikovskij – intervento che, pur migliorando la situazione in alcune zone delle vie coinvolte, non si è rivelato risolutivo – la società ha proseguito nello studio dell’area e ha riscontrato che, a dispetto delle planimetrie in suo possesso, la rete idrica di via Martini non era collegata con il reticolo di via Ciaikovskij. La conoscenza puntuale dell’assetto della rete ha consentito all’Ufficio Tecnico di EmiliAmbiente di svolgere nuove operazioni di spurgo, nonché di realizzare il collegamento mancante in modo da migliorare il ricircolo idrico della zona.
Durante l’intero periodo dei lavori – che si sono conclusi l’8 febbraio scorso – la SpA ha tenuto monitorata la qualità dell’acqua erogata grazie al campionamento di varie utenze della zona. Mercoledì 3 febbraio la situazione dei campionamenti effettuati ai contatori risultava già rientrata nella norma, mentre perduravano valori anomali nell’acqua raccolta all’interno delle abitazioni; questi sono rientrati martedì 9 febbraio, dopo che flusso di rete ha naturalmente eliminato i sedimenti depositati nelle tubature interne alle abitazioni, su cui il gestore non può intervenire.
A fine marzo nuove segnalazioni di acqua ferrosa hanno indotto la società ad ulteriori indagini, realizzate grazie ad una video-ispezione interna alla condotta: si è quindi scoperto che un utente di via Beato Orlando de’ Medici immetteva acqua prelevata dal proprio pozzo – molto ricca di ferro – nel pubblico acquedotto.
E’ questa, una grave violazione delle norme di settore, che vietano in assoluto il collegamento dei pozzi d’acqua ad uso privato (nonché delle condotte a questi collegate) con gli impianti privati alimentati dall’acquedotto pubblico, proprio a tutela della sicurezza e qualità dell’acqua. Nel caso di mancata osservanza di questo divieto, il gestore ha facoltà di prendere gli opportuni provvedimenti a tutela del proprio servizio.
EmiliAmbiente ha quindi potuto risolvere definitivamente il problema imponendo all’utente l’adeguamento degli impianti interni e la separazione delle due tipologie di alimentazione.