Parco Porcellini (Tabiano): lavori conclusi entro i primi giorni di agosto
Si concluderanno entro i primi giorni di agosto i lavori di EmiliAmbiente al condotto di copertura del Rio dell’Albareto, che scorre per un tratto di 600 metri al di sotto dell’area di Parco Porcellini, a Tabiano Terme: un intervento strategico – poiché il Rio rappresenta lo scarico delle acque meteoriche dell’intera vallata di Tabiano – e molto complesso, svolto dall’azienda con un investimento di circa 160.000 euro.
A dicembre 2018 si era verificato il crollo di una parte del voltino in mattoni del condotto, realizzato negli anni Cinquanta in concomitanza con la costruzione delle Terme Respighi: in particolare, il materiale di ricoprimento era franato all’interno del condotto, riducendone notevolmente la capacità di deflusso e rendendo assolutamente necessario l’intervento. Per ripristinare la funzionalità idraulica del manufatto si è quindi proceduto in due fasi: prima rimuovendo l’ostruzione, quindi ripristinando il manufatto demolito per poi reinterrarlo.
Sebbene l’area sia stata messa in sicurezza da EmiliAmbiente il 27 dicembre, cioè immediatamente dopo il crollo del condotto, e da subito siano iniziate le indagini conoscitive sulla situazione del manufatto – svolte necessariamente tramite videoispezioni – l’azienda ha potuto avviare il cantiere di ripristino solo con l’inizio della stagione più secca, ovvero a fine maggio 2019.
Eventuali precipitazioni, come peraltro quelle che hanno caratterizzato il mese di maggio, avrebbero reso impossibile alle maestranze – che hanno dovuto effettuare i lavori ad una profondità di circa 12 metri rispetto al piano di campagna – intervenire in sicurezza sul Rio, ma anche eseguire lo scavo necessario a raggiungere il manufatto, che ha un volume complessivo di circa 2.200 metri cubi di terra (equivalenti a un palazzo di circa 14 x 14 x 11 metri). È stato inoltre necessario accumulare la terra escavata nel parcheggio delle Terme, all’intersezione tra via Respighi e via delle Fonti: se il passaggio dei camion (circa 200 viaggi per il trasporto al deposito, e altrettanti per la ri-colmatura finale dello scavo) fosse avvenuto in periodo di precipitazioni, il versamento di terra dai mezzi avrebbe reso impraticabile e pericoloso il transito nelle vie interessate.
Nonostante le problematiche incontrate nel corso dell’esecuzione dei lavori, alcune delle quali non prevedibili e riscontrabili solo a scavo aperto, le tempistiche per la loro conclusione non hanno subìto che una minima dilazione, pari a 15 giorni.
A conclusione dei lavori EmiliAmbiente provvederà al ripristino dell’area alle medesime condizioni precedenti al cantiere, compreso il riposizionamento del manto erboso del Parco.